Pierluigi Consorti

Candidato

Sono nato e mi sono formato a Roma. Lavoro all'Università di Pisa dal 1992. Sono stato tra i fondatori del Centro interdisciplinare “Scienze per la pace” e insegno “Diritto del Terzo settore”, “Approccio interculturale alla gestione dei conflitti”, “Diritto e religione” e “Diritto canonico”. Sposato con Raffaella, sono padre di 5 figli e ne ho avuti tre in affido. Sono stato Presidente del Comitato governativo per la difesa civile non armata a nonviolenta e sono membro del Servizio regionale toscano (e diocesano) per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili.

Idee e interessi

Vorrei dare il mio contributo per una politica che sappia ascoltare, fare sintesi e non contrapporre. Pace, diritti e bene comune sono la visione che guiderà le mie scelte al servizio di Pisa #cittàdellepersone. I miei punti di riferimento saranno #laforzdelnoi e #lepersonealcentro

Cosa vorrei fare, concretamente

Vorrei rendere Pisa sempre di più una città unica: 

  • Città unica perché mette in relazione le tante città che adesso la compongono Pisa è conosciuta in tutto il mondo per la Torre, e questo la rende una città di turisti che non sempre incontrano la città dei residenti. Pisa è unica per la sua rete di centri di ricerca e conoscenza, questa città dello studio e del lavoro è composta da tanti non residenti che vivono Pisa senza entrare in contatto con le altre città. C’è poi una città di giovani che a sua volta vive Pisa senza entrare in relazione con le altre città: quella del centro, del litorale e delle altre periferie. C’è una città ospedale che cresce a Cisanello e una città ospedale in dismissione a Santa Chiara. C’è una città di anziani e una città di poche famiglie con (troppo) pochi bambini. C’è una città di poveri, spesso invisibili. Per rendere Pisa sempre più unica bisogna mettere queste tante città in relazione fra loro 
  • Città unica perché a misura di tutti e tutte Una città unica trova lo spazio di cui c’è bisogno per tutti e tutte, specialmente per chi ha più bisogno. Bisogna dare casa a chi ne non ce l’ha (giovani coppie, studenti e studentesse, lavoratori, senza dimora). Bisogna aprire gli spazi chiusi (penso specialmente alle caserme inutilizzate) e riempirli di vita; vorrei che si realizzino spazi verdi di incontro, piazze con panchine dove servono, aumentare le piste ciclabili e anche aiutare gli anziani – e chi non può andare in bicicletta – a uscire di casa in autonomia. Aiutare a far partire i lavori per la moschea; curiamo il verde e favoriamo il benessere degli animali 
  • Città unica perché città della pace Questo sarebbe il mio sogno. Promuovere Pisa come città dell’amicizia sociale e della solidarietà. Contribuire perché il Comune faccia rete con l’unico centro di studi per la pace d’Italia. Vorrei che la città rafforzasse questa realtà e le visioni che promuove: mediazione, giustizia riparativa, responsabilità sociale. Una città unica che si prende cura dei conflitti e ripudia la violenza.

Pierluigi Consorti