Paolo Arnò

Candidato

Sono nato e cresciuto a Pisa nel quartiere di Porta a Piagge, ho 34 anni e mi occupo di consulenza tecnica e commerciale nel mondo delle costruzioni. Ho vissuto la città come studente, come viaggiatore, come atleta e come lavoratore. Il canottaggio è il mio sport da quando ho 16 anni. La mia più grande passione sono i viaggi. Vivo ancora nel mio quartiere con Michela.

Idee e interessi

Sono interessato principalmente dell’aspetto più “pratico” della gestione di Pisa, i flussi turistici, la mobilità, i giovani lo sport e la movida. Ho fatto parte del comitato piccoli azionisti dell’aeroporto di Pisa del quale ho molto a cuore il futuro. Frequento il mondo del canottaggio pisano da molti anni ormai e conosco le grandi criticità che lo affliggono e vorrei fare in modo che si avvii un processo di investimenti e interventi che porti di nuovo i giovani pisani sulle acque dell’Arno.

Cosa vorrei fare, concretamente

  • Pisa è una città pianeggiante, di dimensioni contenute e con in media 80 giorni di pioggia all’anno, la città ciclabile per eccellenza. E’ fondamentale che ambisca a diventare una città veramente moderna sul fronte mobilità. Il trasporto pubblico deve categoricamente diventare la scelta più comoda e conveniente per il cittadino, di modo che entri gradualmente nelle abitudini della maggior parte di coloro che vivono dentro e fuori città. Infine è indispensabile fare sistema con gli altri comuni e province per strutturare una mobilità che abbracci tutta l’area vasta.
  • Vorrei che Pisa prendesse dalle grandi città del mondo le idee di come si gestisce un turismo di qualità, un turismo che sceglie di rimanere nella nostra città non solo per poche ore. Tra le varie cose vorrei che venisse creato un pass che comprendesse non solo i musei, ma anche attività escursioni e divertimenti in tutta l’area. 
  • Il canottaggio e le regate storiche sono stampati nel DNA della nostra città, eppure se ne parla solo il giorno delle Repubbliche marinare o il giorno del Palio di San Ranieri. Vorrei che le società remiere pisane insieme al comune si incontrassero per costruire un progetto lungimirante, coraggioso, atto a promuovere uno sport che ha le radici nella storia della città e che è sempre stato centro aggregativo e sociale per tutti i quartieri.
  • I giovani e gli studenti sono il futuro della città e la movida è parte della loro vita. Limitare o vietare in questi ambiti non è mai la soluzione al problema , è per questo che vorrei aprire un tavolo di confronto con le attività del centro storico per trovare soluzioni ottimali per tutti. Imperativo è cercare di decentrare la movida rendendola più diffusa. Molti sono gli spazi idonei, vorrei che si aprisse lo studio di fattibilità per il loro recupero e quindi il loro utilizzo a scopo ricreativo e sociale.

Paolo Arnò