Il tema che mi interessa di più è quello della partecipazione, che penso si possa sviluppare insieme a quello della cultura: offrendo iniziative culturali (di qualsiasi tipo) si favorisce la partecipazione delle persone alla vita cittadina, e la partecipazione può a sua volta creare occasioni di incontro da cui far nascere nuove idee. Mi piacerebbe una città in cui si possa uscire la sera sapendo che ci sono altre cose da fare oltre ad andare a cena o a bere una birra, non solo in centro ma anche in altri quartieri.
A questo scopo la prima cosa da fare penso sia attivare quanto più possibile l’ascolto di chi abita a Pisa a qualsiasi titolo, predisponendo luoghi e tempi precisi in modo che chi vuole proporre un’idea o evidenziare un problema sappia a chi rivolgersi.
Sarebbe quindi necessario trovare forme di apertura o riapertura dei molti luoghi lasciati senza funzione, per prime le circoscrizioni.
Vorrei anche che ci impegnassimo per capire se esistono margini per sfruttare maggiormente le opportunità di cofinanziamento date dai bandi europei o altri modi per aggirare la scarsa autonomia finanziaria che hanno i Comuni in ambito culturale.
Al momento queste sono le mie idee sulle cose da fare, che conto di ampliare e approfondire insieme alla conoscenza delle persone e delle situazioni che incontreremo nei prossimi mesi.