Giulia Balestri

Candidata

Ho 48 anni, sono un avvocato e mi occupo prevalentemente di diritto penale e immigrazione. Dopo un master in “Esperto dell'Immigrazione” mi sono avvicinata anche all'insegnamento dell'italiano come seconda lingua e come lingua straniera, passione che ancora oggi coltivo all'interno del Centro Linguistico Interculturale Alif (una delle tante valide realtà associative della nostra città). Mi sposto in bicicletta, sempre e comunque. Vivo in città con marito e un' adorata bassotta, detta anche "il cane-tubo".

Idee e interessi

Quest’ anno sono quarantotto.
Quarantotto anni che si sono snodati tra scuole, amicizie, studi universitari, amicizie, attivismo in associazioni varie e ancora amicizie … Diciamolo subito: ho avuto una gran bella fortuna a nascere a Pisa. Una città che mi ha permesso fin da bambina di frequentare persone diverse e in diverse zone della città. Da bambina vivevo in San Giusto, ma andavo a scuola in Sant’ Ermete, perché mia mamma lavorava lì ed io me ne innamorai.
Crescendo mi è stata regalata una bicicletta con cui mi sentivo libera e potevo raggiungere il liceo, poi l’ Università e dopo ancora le diverse zone del centro in cui ancora oggi mi destreggio, sempre in bici, tra il mio lavoro e l’ associazionismo.
Sono un avvocato e prevalentemente mi occupo di diritto penale e immigrazione.
Dopo la pratica forense e un master in “Esperto dell’Immigrazione”, sempre a Pisa, per varie vicissitudini personali anche connesse al mio lavoro, mi sono avvicinata all’insegnamento dell’italiano come seconda lingua e come lingua straniera, passione che ancora oggi coltivo all’interno del Centro Linguistico Interculturale Alif, una delle tante valide realtà associative della nostra città..
Ho conosciuto Paolo Martinelli oltre quindici anni fa allo Sportello Percorsi, presso la Caritas Diocesana di Pisa, un servizio di ascolto e orientamento per cittadini stranieri, dove svolgo ancora oggi parte della mia attività professionale, come consulente.
Quando ho ascoltato Paolo presentarsi in Leopolda il 6 dicembre scorso è stato bellissimo non solo perché a fargli le domande era Franco Farina (che mi ha aperto non pochi cassettini dei ricordi liceali) ma anche perché in quella occasione ho scoperto che aveva posto due condizioni chiare alla sua candidatura: si sarebbe presentato con una lista civica, senza quindi nessun legame diretto con un partito politico e avrebbe deciso lui stesso il metodo di lavoro per redigere il programma elettorale. Il metodo descritto in quella occasione non lasciava niente al caso né all’improvvisazione. La visione di una Città e le proposte per realizzarla sarebbero scaturite da un lavoro corale, a più livelli, riprendendo e sviluppando il materiale prodotto in occasione del lavoro delle Officine .
Partecipare ai tavoli tematici che hanno contribuito con il loro operato ad estrapolare il programma elettorale è stato tanto impegnativo quanto stimolante. Ho sempre creduto nel lavoro di gruppo, tanto più quando gli obiettivi riguardano la vita di una collettività.
È stato fantastico cominciare questa avventura con molte persone che già conoscevo e molte altre che non avevo mai incontrato. Nonostante il ritmo incessante degli incontri l’ entusiasmo non ha mai vacillato, così come non sono mai mancate riflessioni e proposte per costruire una Città che sia il frutto della fatica e della condivisone di più persone possibile.
Ai titubanti per le modalità “pacate” che fin ora ci hanno contraddistinto ricordo “acqua cheta, spacca i ponti !”

Cosa vorrei fare, concretamente

  • riaprire gli immobili adibiti a circoscrizioni e utilizzarli in modo condiviso con TUTTI, con iniziative programmate in modo sistematico e non “a spot”;
  • restituire la città ai cittadini che scelgono la mobilità sostenibile, garantendo giornate periodiche limitate al traffico veicolare, per cominciare;
  • reinserire il Comune di Pisa nelle varie reti da cui è uscito (un esempio tra tutti la Re.a.Dy Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni contro le discriminazioni per l’orientamento sessuale e l’identità di genere da cui Pisa è fuoriuscita nel novembre 2018 ).

Giulia Balestri