Carlo Modica

Candidato

Ho 46 anni, sono nato a Catania, ma abito a Pisa da sempre. Ho due figlie, Costanza (16 anni) e Anna (7 anni), adottata in Cina nel 2017. Sono ingegnere e faccio il project manager. Sono cresciuto in una famiglia con una grande passione per la politica e la rappresentanza e sin da ragazzo ho coltivato la stessa passione impegnandomi attivamente in entrambe.

Idee e interessi

Mi sono laureato in ingegneria edile e negli anni successivi ho fatto due master, uno in gestione dei patrimoni immobiliari ed uno come BIM manager. Dopo un breve periodo in università ho iniziato a fare libera professione e ho fondato un mio studio associato. Successivamente sono diventato socio di una società di ingegneria, con la quale ho lavorato alla realizzazione della tramvia di Firenze ed alla progettazione di altre linee in tutta Italia, e poi consulente di Toscana Aeroporti Engineering come project manager, lavorando al progetto di sviluppo del terminal di Pisa. Ora lavoro come project manager per il Consorzio Metis, sviluppando e coordinando progetti per diversi enti pubblici tra cui Regione Toscana, AOUP e le tre ASL toscane, tutti legati alla conoscenza, gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare e mobiliare. La mobilità sostenibile, la gestione e valorizzazione del patrimonio pubblico e l’innovazione urbana sono quindi i temi che da sempre ho curato e studiato e sui quali porto il mio contributo e la mia esperienza.

Cosa vorrei fare, concretamente

Volendo concentrarmi su tre temi specifici e concreti vorrei immaginare una Amministrazione attenta: 

  • a sviluppare un percorso di conoscenza approfondita del proprio patrimonio immobiliare finalizzato ad una sua valorizzazione sociale e culturale, individuando gli interventi necessari, gli elementi di forza e di debolezza, le opportunità e ripensandone completamente il regolamento d’uso, sulla scorta di quanto fatto ormai da anni in comuni come Bologna e Torino, mirando inoltre a metterli a sistema per fornire e restituire spazi integrati e opportunità alle associazioni e ai cittadini;
  • a ripensare completamente la rete di trasporto pubblico, ampliando i percorsi in sede separata e serviti da sistemi con tecnologie innovative (busvia a trazione elettrica, tramvia), ridisegnando e ampliando le linee presenti (ad esempio introducendo una circolare esterna e una circolare dei lungarni con mezzi piccoli e ad alta frequenza), aumentando i punti di scambio, favorendo l’intermodalità, e mettendo in atto un percorso verso la “città 30” da realizzare entro il 2030; 
  • a individuare nello studio e riconfigurazione dei flussi di ingresso (turistici, lavorativi, scolastici) e nella desincronizzazione dei tempi, due dei cardini dello sviluppo urbanistico, avviando, tra le altre cose, un percorso che porti la città a dotarsi di un piano territoriale degli orari, articolato in progetti, anche sperimentali, e contenente gli indirizzi strategici per il coordinamento e l’amministrazione dei tempi della città, perseguendo un’ottica di efficienza e benessere temporale.

In ultimo credo che Pisa possa puntare con investimenti infrastrutturali e tecnologici, ad essere una città che connette alla rete, con la massima velocità possibile, il maggior numero di cittadini ed imprese, compresi coloro che vi si trovano temporaneamente per turismo o lavoro, consentendo loro di accedere a informazioni e servizi di qualità. E’ anche una questione di democrazia perché oggi la partecipazione passa anche attraverso la rete.


Carlo Modica