Benedetta Biondi

Candidata

Ho 47 anni, vivo a Pisa dal 1994, mi sono laureata in ingegneria edile e ho un dottorato in architettura. Lavoro alla Scuola Normale Superiore, dove, come responsabile dell’Area Edilizia e Manutenzione, mi occupo di lavori pubblici e coordino le attività di restauro, valorizzazione e sviluppo del patrimonio immobiliare. Le mie figlie Costanza, di 16 anni, ed Anna Yudan, di 7 anni, arrivata dalla Cina, mi aprono una finestra quotidiana sul mondo dell’infanzia, dell’istruzione, su ciò che la società chiede e offre a bambini e adolescenti. Esplorare il mondo, conoscere luoghi e culture, che siano lontani o sotto casa, osservare con attenzione sono le mie passioni. L’ottimismo ed una intransigente leggerezza le mie caratteristiche.

Idee e interessi

Con i miei studi e il mio lavoro ho acquisito competenze in materia di pianificazione e gestione di opere pubbliche, in particolare appartenenti al patrimonio storico artistico, sostenibilità ambientale, valorizzazione degli immobili, delle culture locali e del patrimonio immateriale, riqualificazione di spazi pubblici con attenzione a benessere, fruibilità e accessibilità. Questi elementi sono centrali nel definire il rapporto tra università e città, l’interazione e integrazione degli spazi per l’offerta culturale e formativa, mio tema di interesse. Ho finora trovato grande difficoltà ad inserirmi in logiche di partito finendo per rinunciare a essere coinvolta attivamente e a provare a dare il mio contributo; nel progetto che si sta realizzando intorno alla candidatura di Paolo Martinelli a sindaco di Pisa ho trovato una dimensione che mi ha spinto a mettermi in gioco per contribuire a rendere Pisa una città migliore, accogliente, viva, in cui tutti si sentano cittadini e cittadine anche se sono di passaggio e in cui un approccio pragmatico ed efficiente sia la traduzione di una linea politica guidata da parole come attenzione, gentilezza, inclusione, vivacità.

Cosa vorrei fare, concretamente

  • Pisa città facile: mi piacerebbe che venissero sfruttate al massimo le potenzialità, enormi, che ha la città di essere vissuta senza stress, attraverso un sistema integrato di mobilità pubblica, mobilità individuale green, infrastrutture per la riduzione del carico di auto sulla città e attenzione all’accessibilità;
  • Spazi vivi e spazi pieni: a Pisa ci sono spazi aperti, dentro e fuori dal centro storico, che non hanno una vocazione e sono diventati semplicemente spazi vuoti. Dobbiamo immaginare che tipo di vita e attività possono accogliere e lavorare per renderli funzionali. Occorre inoltre studiare tutti i modi con cui gli edifici pubblici attualmente sottoutilizzati possono essere usati, perché ognuno trovi la propria funzione e sia la casa di qualcuno. Pisa ha le dimensioni idonee per trovare una felice collaborazione tra linee strategiche e sartorialità delle soluzioni.
  • Città degli studenti: la città e gli atenei devono collaborare attraverso l’istituzione di un tavolo permanente di consultazione, per recepire le reciproche esigenze e individuare soluzioni per uso e valorizzazione degli spazi, spunti per la ricerca, idee per l’arricchimento dell’offerta formativa. La città dovrebbe anche accogliere gli studenti che arrivano ogni anno facendoli sentire cittadini di Pisa, fornendo loro degli strumenti per conoscere fin dal primo momento il funzionamento della città, gli aspetti pratici, l’offerta di attività ricreative, sportive e culturali.

Benedetta Biondi